La differenza tra ce n’è e ce ne: ce n’è davvero per tutti!!
Come si scrive: ce n’è, ce nè, ce né, c’è n’è o ce ne? Sono tutte grafie ammesse? O qualcuna è sbagliata (sì, ve lo dico subito, ce n’è qualcuna sbagliata)? Vediamo insieme come dirimere la questione.
La grafia corretta
Ce n’è e ce ne sono entrambe grafie corrette. Sono le UNICHE grafie corrette. NON SONO PERÒ SINONIMI e lo vedremo meglio nell’ultimo paragrafo. Le altre grafie, ovvero ce nè oppure ce né – come anche tutte quelle in cui ce sia sostituito col c’è (c’è n’è, c’è ne, c’è né, c’è né) – sono sbagliate. Sono forme che non esistono.
Ce n’è: cosa significa e quando si usa?
L’espressione ce n’è è la forma contratta di ce ne è per elisione della -e di ne. È la declinazione della terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo esserci quando esso è procomplementare ed è unito al clitico ne, diventando così essercene.
Un verbo è procomplementare quando:
- si adopera stabilmente unito insieme a particelle clitiche¹ procomplementari (ovvero pronomi atoni con funzione di complemento)
- è unito ai clitici e in virtù di tale aggregazione assume un valore e un significato autonomi rispetto al verbo di base (in questo caso, il verbo essere)
Dal punto di vista del significato, l’espressione ce n’è fa riferimento al verbo essercene quando vuol dire trovare, essere presente/a disposizione, restare, rimanere. Facciamo qualche esempio: «ce n’è per tutti», «ce n’è di roba da vedere», «ce n’è anche per domani».
Ce n’è e ce ne
Ce n’è è quindi formato dall’unione di ce pronome personale atono, antica forma di ci che si conserva in alcuni casi, tra cui questo che stiamo vedendo (per conoscere gli altri, leggete il mio post di ieri) e da n’è, ovvero ne è.
Ce ne è l’unione dei pronomi ce (come complemento di termine, ovvero col significato di a noi) e ne (di ciò/di quello, come complemento partitivo). L’espressione pronominale evita la ripetizione di elementi già presenti nella frase e assume significato specifico a seconda di ciò cui si riferisce.

Per fare qualche esempio: Vuoi delle patatine? Se le finiamo, ce ne daranno ancora. Ce ne daranno ancora significa che daranno a noi due (a te e a me) ancora altre patatine. Quel signore ce ne ha dato parecchio: ha dato a noi parecchio di quello, della cosa cui ci stiamo riferendo.
Ricapitolando
Ce n’è e ce ne sono entrambe grafie corrette. Non vanno però confuse tra loro. Ce n’è è una forma verbale e significa “se ne trova”, “ne è a disposizione”, “ne rimane”. Ce ne, invece, è l’unione di due pronomi.
Si scrive solo ce n’è. I vari ce nè, ce né, c’è n’è, c’è né e c’è né SONO SBAGLIATI.
¹pronominali o avverbiali. Nel caso di esserci si tratta di un pronome.
Mi è stata utile questa spiegazione perchè io non so bene le diffrenze. Grazie mille. Uliana Rebecca Neve.
Grazie Rebecca,
benvenuta nel blog!
Felice di esserle stata utile e se ha qualsiasi altra cosa da chiedermi, chieda pure! 😀