23 gennaio: Giornata nazionale della Scrittura a mano
Si celebra oggi, negli Stati Uniti ma anche in Italia, la Giornata nazionale dedicata alla scrittura a mano, detta negli Usa anche “Giornata della festa delle penne” (ottima idea è oggi regalarne o regalarsene qualcuna). In un mondo digitale ha ancora senso scrivere A MANO? Ebbene sì.
Scrivere non è una grande metafora della vita: è la vita stessa. Con la scrittura raccontiamo quello che ci accade e quello che stiamo per fare, descriviamo il mondo che ci circonda, parliamo con gli altri (come io sto facendo con voi) anche se non li abbiamo fisicamente davanti o vicino a noi. La mano che percorre e si muove lungo il foglio, l’occhio che guarda e ricontrolla ciò che abbiamo scritto, che cerca ciò che abbiamo lasciato di incompleto o in sospeso o che è da migliorare ma anche ciò che abbiamo meglio scritto e ci dà soddisfazione aver messo nero su bianco rappresentano in realtà noi che viaggiamo in lungo e in largo per il mondo con la mente, con l’intelligenza e con il cuore.
Non esistono due grafie identiche perché la scrittura a mano è l’espressione della nostra personalità. È l’immagine di noi stessi e questa immagine è unica, è una sola, come unici siamo noi. Quando scriviamo materialmente le parole e ne facciamo il nostro testo, il nostro discorso, vi infondiamo noi stessi, la nostra intelligenza, le nostre capacità, la nostra volontà, i nostri sentimenti. Le nostre scritture sono una parte di noi, una parte che non teniamo per noi, ma che mettiamo a disposizione degli altri, per comunicare con loro.
Scrivere a mano è una esperienza artistica. Oltre al contenuto, le parole portano con sé una forma. Perciò scrivere è anche disegnare lettere, comporle e dipingere quadri astratti con i propri testi. Esiste una estetica della scrittura, frutto della nostra personalissima concezione del bello e delle nostre abilità artistiche e manuali, che ci guida e che tiriamo fuori ogni volta che prendiamo in mano la penna.
Scrivere a mano, spesso, viene consigliato per rinforzare l’autostima o per conoscere meglio sé stessi. Ed è un mezzo utilissimo in tal senso, perché scrivere è sempre affermare sé stessi. Sono io che dico queste cose e le dico scrivendole e fissandole (incidendole, se guardiamo all’etimologia del termine) di mio pugno. Scrivo perché sono io.
Nota storica
La Giornata Nazionale della Scrittura a mano è stata istituita nel 1977 dalla WIMA, la Writing Instruments Manufacturers Association, allo scopo di promuovere l’interesse verso la scrittura, una forma d’arte grazie alla quale possiamo esprimerci in modo personale e autentico, e allo scopo di far conoscere gli strumenti di scrittura manuale e incentivarne l’uso. Fu scelto il 23 gennaio perché in questa data, nel 1737, nacque John Hancock, il primo, in qualità di Presidente del Congresso, a firmare la Dichiarazione di Indipendenza americana.
Da secoli la scrittura a mano permette a ciascuno di noi di esprimersi, in particolare di esprimere desideri, sentimenti ed emozioni, di riflettere, di trovare soluzioni, di lavorare alle proprie idee, di tramandare conoscenza e sapere, di stare, in maniera gentile e intima, con sé.
Scrivere a mano aiuta ad apprendere. Favorisce il pensiero astratto e creativo.
È una forma d’arte.
È una giornata che amo particolarmente festeggiare: non ho mai smesso di scrivere a mano e ultimamente scrivo su carta ancor di più che in passato, mi è indispensabile.
E tu? Conoscevi questa giornata? L’hai mai festeggiata?