Etimologie: il verbo soppiantare
Soppiantare da dove deriva? Ha a che fare col piantare che si fa in orticoltura e giardinaggio? Oppure no?

Soppiantare è un verbo che è presente nella nostra lingua sin dal XIII secolo. Deriva dal latino supplantare, un composto del prefisso sub «sotto» e di planta «pianta del piede». Supplantare, letteralmente mettere sotto la pianta del piede, in origine significava fare lo sgambetto, far cadere a terra, atterrare, abbattere e poi prese il significato figurato di ingannare, togliere il posto ad altri.
Nulla a che vedere, dunque, con le piante, gli alberi e la natura in genere.
I tre significati correnti di soppiantare
Significa, innanzitutto, prendere il posto di un altro (soprattutto all’improvviso), sostituire qualcuno in una situazione, in una carica, in un ruolo, subentrandogli, sovente in modo sleale, con l’inganno, o scorretto, con mezzi sconvenienti. È riuscito a soppiantare il collega, diffondendo pettegolezzi sul suo conto.
Riferito a cose (oggetti, strumenti, attrezzi), significa rimpiazzare, sostituire. Questo modello di cellulare ha soppiantato il precedente.
In senso figurato, significa disprezzare, ingannare, anche trascurare. La musica ha soppiantato nel cuore di Raffaele la pittura.
Un’ultima nota: il significato di “mettere sotto i piedi, pestare, calpestare” è ormai da considerarsi antico e in disuso.