I sastrugi
Sastrugi o zastrugi è una parola di origine russa: proviene da un dialetto russo e significa solco, piccola cresta, traccia. È stata poi ripresa traslitterata dal tedesco, che ha coniato il temine sastrugi e poi dall’inglese, che ha mantenuto sastrugi per il plurale e sastruga (indica la singola cresta in un campo di sastrugi) al singolare, arrivando poi all’italiano.
In russo il termine è un nome collettivo, non ha il singolare, ed è di genere femminile. In italiano è, dalle ricerche che ho effettuato, maschile: i sastrugi, non le sastrugi, probabilmente per la terminazione in -i, che la maggior parte delle volte indica sostantivi maschili.
I sastrugi sono creste irregolari taglienti che si formano quando il vento erode una superficie nevosa o ghiacciata (di mari o laghi) e poi deposita le particelle abrase in accumuli che, congelandosi, formano, appunto, la cresta.
Gli Inuit del canada li chiamano kalutoqaniq.