Annaffiare o innaffiare?
Si dice (e si scrive) annaffiare o innaffiare? Ebbene, la risposta è semplice: si possono usare entrambe le forme verbali. Tutte e due derivano dal latino volgare innāflare, composto dal prefisso in- e dal verbo afflare, soffiare (verso), spirare, infondere. Innaffiare è la variante che meno si discosta dal latino e il suo primo uso accertato nella lingua scritta, attesta il TLIO, il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, è del 1282, nell’opera Della miseria dell’uomo del fiorentino Bono Giamboni, giudice e letterato, che scrive: «e feci orti e giardini […] e feci vivai, acciò ch’io innaffiassi l’erbe e le piante fruttose». Annaffiare compare qualche decennio dopo, sempre in epoca medievale. Lo ritroviamo infatti per la prima volta nel Dittamondo di Fazio degli Uberti degli anni 1345-67: «Vedi ‘l paese che la Fame graffia / e donde l’Oreade già la tolse. / E come leggi in molte pataffia, / quest’è sì fuor d’ogni dolce pastura, / che poco giova se pioggia l’annaffia»
Qual è la forma da preferire tra annaffiare e innaffiare? Entrambe le forme sono corrette. Annaffiare è più frequente: la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1612 precisa alla voce innaffiare “oggi più comunemente annaffiare”. E lo stesso fanno i principali dizionari contemporanei, come il DOP (il Dizionario d’ortografia e di pronunzia), lo Zingarelli, il Devoto-Oli, il GRADIT (il Grande Dizionario italiano dell’uso, ideato e diretto da Tullio De Mauro), il Treccani.
E per quanto riguarda annaffiatoio e innaffiatoio? Entrambi i termini sono corretti e puoi usare quello che prediligi. Ed ora… vado ad annaffiare le piante col mio annaffiatoio preferito, quello verde smeraldo chiaro.
Bravissima! Hai fatto un ottimo lavoro!🏆🌠
Giuseppe, grazie!!
Sono felicissima che il post ti piaccia!
Grazie mille 🤩
Prego, Riccardo, sono lieta che il post ti sia piaciuto e ti sia utile! 😀