Adoperamento, termine raro, derivato di adoperare

Voce dal fascino antico, adoperamento o adopramento è una parola rara della nostra lingua italiana. È presente nel Vocabolario degli accademici della Crusca sin dalla sua prima edizione, del 1612, e il suo uso è attestato nel latino volgare dal primo decennio del tredicesimo secolo. L’adoperamento indica l’azione dell’adoperare, del mettere in opera, del servirsi.

Deriva dal verbo adoperare, composto da ad- con valore di rafforzativo e operare, nel significato di usare, impiegare, con una sfumatura che accentua l’utilizzo dello strumento o del mezzo oggetto di impiego al fine di ottenere o realizzare ciò che si desidera o di portare a termine ciò che si sta facendo – soprattutto se si tratta di un cambiamento, di una evoluzione e soprattutto se richiede un particolare impegno o cura. Che chi comincia, ha mezzo compimento/Se sa perseverare Lo suo adoperamento, ci ricorda nelle sue Rime antiche Bonagiunta Orbicciani, poeta lucchese, e notaio tra il 1242 e 1267. È grazie all’adoperamento, a questa facoltà di cui disponiamo e che l’oggetto adoperato ci consente e ci dà, se possiamo raggiungere uno scopo ben preciso.

Scrivere grammaticando

Appassionata, da sempre, di grammatica, con una romantica preferenza per la linguistica, mi occupo di scrittura, di revisione di testi e di progettazione di piani editoriali. Blogger da tempo immemore, curo i miei siti personalmente con molto amore e tanta passione. Ho fatto mia la frase di Wislawa Szymborska: «Tutto a questo mondo si distrugge per il continuo uso, tranne le regole di grammatica».

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